Simone Bonanni e una nuova generazione di designer pronti a prendersi il mondo.
Estate finita, niente più spritzini in piazza e pancia all’aria in piscina. Ma siamo pronti a presentarvi cosa bolle in pentola per questa stagione. Quindi High Five a Simone Bonanni, product designer di Pordenone con base a Milano, dopo anni di esperienza in studi pettinati in giro per l’Europa. Gli abbiamo chiesto di parlarci del suo lavoro e di cosa lo ispiri. Il nostro consiglio è: non lasciate queste pagine, it’s the under 30 revolution!
Benvenuto, Simone! In massimo dieci parole, chi è Simone Bonanni? Presentati agli amici di Uncovered.
Ironico, curioso e meticoloso sul dettaglio, sia nel lavoro che nella vita.
Tre cose che ti ispirano?
Considero le persone autoironiche una grande fonte d’ispirazione. Nel lavoro trovo spesso la giusta ispirazione lontano dalla scrivania. Finora ho avuto le idee migliori pedalando in città o durante la mia (sporadica) sessione di nuoto mattutina.
Un posto che tutti dovrebbero visitare?
New York. Lì va tutto al 100%, nel bene e nel male. E’ una metropoli meravigliosamente complessa.
Due cose che ami fare nel tempo libero?
Amo disegnare e perdermi tra i link a cascata di Wikipedia.
Un risultato che ricorderai per sempre?
Trasferirmi ad Amsterdam e trovare impiego in uno dei più prolifici e rinomati studi di design al mondo (The iconic Marcel Wanders, Ed.).
Per chiudere come si deve, abbiamo pensato di chiedere a Simone Bonanni di descriversi in 5 oggetti. Credeteci, non è stato e non è assolutamente semplice. Per fortuna, è andata alla grande. Eravamo sicuri che Simone non ci avrebbe deluso, ed eccovi i suoi High Five 🙂
01 – Milano
E’ iniziato tutto da qui, circa 9 anni fa. Milano è la città che mi ha introdotto agli amici, alle passioni, al lavoro e ai sogni che ancora oggi porto con me. Non escludo un futuro via da Milano, ma resterà sempre un punto di riferimento fondamentale.
02 – Amsterdam
Era il 2012. Sono partito da solo con una casa distribuita in 2 valigie ed un contratto di lavoro che mi legava allo studio Marcel Wanders per i primi 6 mesi. I primi 6 mesi sono poi diventati 3 anni (forse, i 3 anni più belli). Non è stato facile decidere di fare il passo successivo.
03 – Post it
Rientrano nella mia lista della spesa come il caffè e le scatolette di tonno, un must da sempre.
04 – Tartan
Il tavolo Tartan, disegnato per Mingardo, è uno dei miei ultimi progetti. Qui ho lavorato molto sulla semplicità e la pulizia dell’impatto grafico dell’oggetto sintentizzandolo in tratti orizzontali e verticali di diverso spessore (anche se vi assicuro che, per produrlo ed assemblarlo, di semplice e pulito non c’è proprio nulla).
05 – Orologio da polso
Non sono un tipo da smart watch. Il mio è questo bellissimo orologio analogico disegnato da Michael Young per l’azienda O.d.m. Mi è stato regalato circa un anno fa dagli amici più cari e ha un forte valore affettivo.