Antonio Colomboni, tra illustrazione e art direction
Lo sappiamo, siamo stati in silenzio per un pò, ma siamo tornati più carichi che mai. Torniamo a cannone presentandovi un nuovo membro delle Design Stories, la nostra selezione di artisti e illustratori preferiti. Antonio, in arte Scombinanto, è un illustratore che negli ultimi anni ha fatto parlare molto del suo lavoro. Le sue immagini sono esplosive, colorate e dirette. Con collaborazioni alle spalle con Nike, Toilet Paper e molti altri…diamo il benvenuto ad Antonio nella Wood’d Fam!
Ciao Antonio, due parole su di te per gli amici di Wood’d?
Ciao a tutti, sono Antonio Colomboni, aka Scombinanto nel mondo di Instagram. Lavoro come art director e illustratore qui su Milano ma sono di origine marchigiana.
Com’è fatta la tua giornata tipo?
La mia giornata tipo non esiste. In quanto freelance possono cambiare molto, ma la maggior parte delle volte mi alzo, faccio colazione e mi dirigo verso lo studio. Lavoro fino al pomeriggio e ad un certo punto stacco per una pausa in palestra. Come dico sempre dato che alleniamo sempre il nostro cervello dobbiamo continuare a tenere in allenamento anche il corpo. Poi la sera dopo cena si continua a lavorare al computer e se si ha ancora un pò di tempo magari si guarda un bel film.
Sei illustratore e art director. Ci descrivi un’aspetto che ti piace tantissimo del lavoro di illustratore, e uno di quello di art director?
In tutti e due i lavori ci sono delle similitudini, la parte in comune che preferisco è quella iniziale, quella del brief, di trovare l’idea giusta, quella che sai che sarà vincente. L’illustrazione è un lavoro ma anche una passione, che ho cercato di portare avanti parallelamente al mio percorso lavorativo. Se una cosa la fai con passione non devi mai mollarla, sicuramente ci saranno degli alti e bassi, ma prima o poi perseverando e credendoci molto otterrai i risultati.
Parlando di ispirazione, dove prendi la tua e cosa influenza maggiormente il tuo lavoro?
Prendo ispirazione da qualsiasi cosa, sono un pò una spugna: assorbo molto dal mondo circostante. Sicuramente mi ispiro ai grandi dell’arte: dal cinema, alla fotografia, alla pittura…
Come è fatto il tuo spazio di lavoro e quali sono le tecniche che prediligi?
Il mio spazio di lavoro è un tavolo molto disordinato con mille cose sopra: computer, sketchbook, penne, matite, fogli. Non prediligo una tecnica in particolare, venendo da studi d’arte le so maneggiare tutte. Devo confessare però che da quando ho iniziato ad usare iPad con pennetta mi è cambiata la vita. Posso disegnare direttamente su schermo e in qualsiasi posto: seduto sul divano, sul tavolo, su una sedia.
Ultimo ma non ultimo, un consiglio dal cuore per tutti i giovanissimi creativi là fuori? Un consiglio che posso dare, come dicevo prima, è quello di cercare dentro di noi la propria passione. Ognuno ne ha una, nasciamo con un sogno dentro di noi, dobbiamo tentare di alimentare questo sogno con tutte le forze che abbiamo e perseverare. Sicuramente prima o poi ne uscirà qualcosa di bello vedrete!