Colectivo Futuro: from Venezuela to London with love

Miguel Colmenares mixes some tunes for Wood'd Mixtapes Collection

Colectivo Futuro, la convergenza di forme d’arte e persone diverse.


Se dovessimo descrivere Colectivo Futuro e il suo co-fondatore Miguel Colmenares con una sola parola, questa sarebbe “autenticità”. Non importa se si tratti di una collaborazione con un artista visivo emergente o con un groove-based DJ: è impossibile non avvertire la freschezza di questa famiglia estesa di deejays, promotori e artisti visivi. Da Londra al Venezuela, come a Miami e in Scandinavia. Siamo felici di aver incontrato Miguel e scambiato con lui quattro chiacchiere, oltre che un bel po’ di musica, per la serie di mix Wood’d Vibes,  colonna settimanale in cui Uncovered chiede agli artisti che ci piacciono di tradurre la loro idea di legno e artigianato in una selezione mixata. Quindi, amici, la parola a Miguel ed alla musica. Leggete l’intervista, e ascoltate/scaricate il nuovo Wood’d Vibes! 


Ciao Miguel, brevemente: chi sei e in cosa consiste Colectivo Futuro?
Mi chiamo Miguel Colmenares. Sono uno dei fondatori Colectivo Futuro, un’organizzazione culturale che si occupa di promuovere artisti provenienti da ambiti differenti. Sia attraverso iniziative online che offline. Sono nato in Venezuela ma attualmente vivo a Londra. Colleziono dischi e faccio il DJ, la mia passione più grande è scovare musica mai sentita, proveniente da ogni angolo del mondo.

Come ti sei avvicinato alla musica?
Quando ero un ragazzino in Venezuela ho sempre avuto la passione per il lato “tecnico” della musica, sistemi audio, controller per Djing e molto altro. Al liceo un amico mi regalò un mixer e io arrangiai un piccolo set-up con delle vecchie casse di mio padre. Ma solo qualche anno dopo, quando chiesi ai miei un set di CDJs, imparai veramente le tecniche di mixaggio. Questa passione si è trasformata presto in collezionare dischi, inizialmente musica elettronica, poco dopo jazz e nuove sonorità. Ho comprato anche molti CD, che mi permettevano di ascoltare musica in macchina e fuori casa. Ricordo anche il libro Last Night a DJ Saved My Life, ha cambiato totalmente l’idea che avevo del DJ e del suo ruolo nel diffondere musica.

Colectivo Futuro London based Collective | Wood'd Vibes

Quali sono le influenze che hanno caratterizzato il tuo suono?
Da collezionista ti direi: “dipende in che mese me lo chiedi“. Da ascoltatore mi piace la varietà, e la curiosità è ciò che influenza le mie ricerche e scoperte. Da DJ ho avuto tantissime influenze nel corso degli anni. Alcune sono ancora vive, come Theo Parrish e le sue leggendarie sessioni al Plastic People. Gilles Peterson, per avermi insegnato che, anche dopo una vita a collezionare dischi, c’è sempre qualcosa da scoprire. David Mancuso, anche se può suonare cliché, per aver fatto ballare migliaia di persone con l’esperienza sonora migliore possibile.

Cosa stai ascoltando ultimamente?
Le mie attuali ossessioni sono i dischi brasiliani (ossessione duratura, a dire il vero), e il jazz di origine latine. Dovuto probabilmente al fatto che abbiamo appena pubblicato il primo disco con la nostra nuova etichetta Olindo Records, con una band Venezuelana chiamata Monsalve y Los Forajidos. Io e Raul, il bandleader, siamo diventati amici ed è un continuo scambiarci musica.

Questa è la canzone che oggi non riesco a smettere di ascoltare:

Seguite subito dopo da queste, ultime scoperte che mi piacciono tantissimo:

Joe Cuba Sextet ‎– Vagabundeando! (Hangin’ Out)
Paulo Bagunça E A Tropa Maldita
Roberto Roena Y Sus Megatones ‎– Se Pone Bueno/It Gets Better

Da dove hai preso ispirazione per questo mix?
Wood’d mi ha fatto pensare a che strumenti sono costruiti a partire dal legno, e naturalmente ho pensato subito alle percussioni. Specialmente bongo e conga, che ritornano in tutto il mix. Tutto torna perfettamente con i miei ascolti degli ultimi mesi 🙂

Cosa hai preparato per Wood’d?
Il mix comincia con una traccia del percussionista Brasiliano Nanå Vasconcelos chiamata Ondas (Na óhllos de Pretonila), dal suo album Saudades registrato con ECM Records. Finisce invece con un classico del jazz latino Tin Tin Deo di Ray Barretto, dall’album Head Sounds di Fania Records. Tra l’una e altra percussioni come Wali Amp, The Afro Caravan, Saby Martinez, Domingo Cura, Guesm e Zaka Percussions. Tutta musica incredibile.

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