Solomostry sussurra al tuo lato oscuro.
Ognuno di noi ha la sua metà oscura. Quella parte di noi che prende il sopravvento quando ci sentiamo fuori posto, preoccupati o arrabbiati. Un mostro, diciamo…Ebbene, c’è un ragazzo di nostra conoscenza che ha dato un volto al piccolo mostro che ognuno di noi si porta appresso. SOLOMOSTRY è il nome dell’artista che si cela dietro i nostri mostriciattoli preferiti a Milano. Direttamente dagli angoli più bui delle strade di tutti i giorni, SLMSTRY ormai è in giro tra le gallerie più note di mezz’Europa. Quindi, benché un po’ scared to death, gli diamo un super benvenuto tra le nostre Design Stories, quel posticino in cui raccontiamo un po’ dei nostri artisti italiani preferiti e dei loro lavori. Niente paura, prendete per mano il vostro lato oscuro, e leggete qui…poi date una sbirciatina in fondo…Ciao! ??
Ciao Solomostry, raccontaci un pò chi sei…
Sono SOLOMOSTRY. Ho iniziato a fare graffiti intorno al 2002/2003, nel 2007 ho incominciato a collaborare con un club techno a Milano, dove mi occupavo di curare gli allestimenti del palco. La musica techno mi ha fatto abbandonare le lettere e scoprire i mostri, che hanno continuato a seguirmi, fino ad ora.
Come descriveresti il tuo lavoro?
Istintivo, impulsivo, è un immaginario che deve andare avanti da solo, senza bisogno di troppe regole o paletti, tutto è sviluppato per essere impattante.
Raccontaci un po’, come è fatta la tua giornata tipo?
La mia giornata tipo inizia al parco con il cane, arrivato in studio mi riunisco con i mostri, con i quali passo gran parte della giornata. E alla fine della giornata, parco, cane, birra, amici e casa.
Abbiamo già intuito qualcosa dalle immagini, ci descrivi il tuo spazio di lavoro?
Il mio studio è una stanza dove ho una parete per dipingere, una parete per fare le foto, il computer e un po’ di disordine.
Mentre per fare serigrafia mi appoggio ad un altro studio di fianco al mio con il quale collaboro.
Prediligi qualche tecnica in particolare?
Per dipingere prediligo pennelli, rulli e spruzzini da giardinaggio caricati a pittura, e poi la serigrafia manuale.
Da dove prendi ispirazione per il tuo lavoro?
Inizialmente dalla musica techno, ma poi anche dalla grafica, in generale, dalle persone che incontro, da altri artisti, insomma da tutto quello che attira la mia attenzione.
So che hai una piccola sorpresa per noi, cosa ci hai preparato?
Ho cercato di realizzare una cover essenziale. Il mostro si chiama “Black Knight”, e ti porterà la notte più oscura di sempre!
SOLOMOSTRY HA DISEGNATO IL MOSTRO DENTRO DI NOI, IN ESCLUSIVA SU WOODD.IT