Waxlife ci porta nel suo universo musicale, con un mixtape da ascoltare a massimo volume.
Waxlife, aka Simone Lanza, è un gentiluomo che di frequente anima quei corpi un po’ stanchi che si ritrovano nei locali notturni milanesi. Siamo stati spesso a dei suoi deejay set. Alla richiesta di prendere parte alle Wood’d Vibes, la nostra rubrica settimanale in cui ad artisti differenti viene chiesto di tradurre in musica la loro idea di legno e artigianalità, la sua risposta è stata: “Wow, super!”. Due giorni dopo in inbox un mixtape da brivido di 60 minuti, ascoltato tutto di fila e a volume altissimo. Prendetelo come il regalino del venerdì in ufficio, let’s play it, Simone!
Ciao Waxlife, ci racconti un pò chi sei?
Ciao a tutti, mi chiamo Simone ed il mio nome d’arte è Waxlife. Sono un DJ, un produttore ed un sound designer. Diciamo che opero nella musica a 360° e, per ora, sono riuscito a fare del mio sogno il mio lavoro.
Come hai iniziato a suonare e a interessarti di musica?
A 8 anni volevo già fare il dj. Ne ero certo, anche se non sapevo neanche bene cosa facesse un dj…nel frattempo mia madre mi ha iniziato a far studiare chitarra classica, che poi ho mollato per il contrabbasso, che a sua volta è stato mollato per studiare musica elettronica in conservatorio…Ovviamente ad oggi non sono capace di suonare nessuno strumento e non mi sono nemmeno diplomato, ma la tecnologia mi permette di fare comunque musica (ma sto studiando, di nuovo, ancora).
Quali sono le influenze che hanno caratterizzato il tuo suono?
Credo di essere un DJ atipico, perché ho un background davvero ampio, sono davvero un entusiasta della musica ed ho sempre ascoltato di tutto, dalla musica classica al punk, dal jazz alla techno. Non saprei cosa mi ha influenzato di più. Sicuramente un periodo, quello di fine anni ’90, che ricordo sempre come il più bello della mia infanzia.
Cosa stai ascoltando attualmente?
Attualmente ascolto tanta musica house che propongo nei club dove mi invitano a mettere i dischi, ma anche tanto jazz, black music (Rap, R&b, Soul) e musica pop, che in tanti snobbano ed invece a me piace. Servono anche le canzoncine nella vita. Nella playlist ho cercato di creare una panoramica d’ascolto ampia, non scontata ma nemmeno troppo difficile da approcciare, anche per chi ascolta generalmente tutt’altro.
Dove hai preso ispirazione per questo mix?
Ogni volta che creo qualcosa, che sia una playlist, la colonna sonora di una sfilata o un dj-set, l’ispirazione cerco di prenderla dal momento che sto vivendo e pensando a chi dovrà fruire di ciò che faccio. Cerco di proporre qualcosa con il mio gusto ma stando attento al pubblico a cui mi devo rivolgere (questa è a mio parere una regola per essere un dj).
Cosa ha preparato Waxlife per Wood’d?
Per Wood’d ho preparato una playlist di musica indipendente, eclettica e contemporanea, che rispecchia il mio stile e che spero possa arrivare a più persone possibile, aprendo loro magari una finestra su artisti meno conosciuti, con un’attenzione per i progetti italiani (la cantante di Lyves è di origine italiana, oltre a The Dining Rooms). Spero vi piaccia!