Cos’è la chillwave, Nirta?
Chillwave, questa sconosciuta. Stavamo cercando di acculturarci sul fenomeno vaporwave, che da qualche tempo ormai imperversa nelle classifiche di mezzo mondo, e volevamo scoprire qualcosa in più a riguardo per gli amici di Uncovered. In origine, a quanto pare, tutto questo era solo pop, musica pop. Fatta appositamente per le top ten, ed era…come dire…musica bella. Volevamo parlarvene a modo, e abbiamo pensato di portarvi un paio di commenti serissimi a riguardo, e per questo abbiamo chiesto lumi in tal senso ad un luminare, il nostro amico Fabio Nirta. Per chi non lo conoscesse, Fabio è un deejay, promoter, produttore musicale, manager, o “solo un cazzone con delle qualità”, se glielo chiedete. E, tra le altre, una delle prime persone al mondo ad interessarsi di chillwave e scavare in questa. Dal 2007 circa. E poi, niente … giudicate voi stessi…
U: Ehi, Nirta
N: .com
U: mi consiglieresti cinque pezzi vaporwave originali please?
delle cosette tipo Washington di Lucio Dalla, per esempio…tu che sei ferrato, puoi aiutarmi?
N: originali non esistono, la vaporwave è fatta di loop di cose esistenti, rallentate…se invece cerchi della chillwave il discorso cambia…
U: sì, forse è meglio dire chillwave, quella roba che oggi si chiama così, che poi in realtà altro non è che pop da classifica anni Ottanta fatto benissimo, figlio di influenze new wave, come appunto per “Washington”, no?…
N: …o tipo “Eyes without a face” di Billy Idol…
W: eccerto, questa la conosco!
N:…mi viene in mente anche un pezzo degli Style Council, per esempio…
N: …oppure “Doot Doot” dei Freur, quelli che poi diventarono gli Underworld…
U:…si, quella roba così…ma volevo un qualcosa di italiano…
e poi in categoria ci rientra anche Phil Collins, volendo, eh…
N: no, Phil Collins anche no, ma “In The Air” è bella, te la concedo…comunque, italiano…di italiano ci sono i campionamenti…tutti quegli artisti che sono stati campionati in seguito per creare la vaporwave…sono tutti italiani…è la regola…prendi per esempio i Washed Out e Gary Low…tu rallenta “You Are in Danger” di Gary Low e…oplà…
U: Ooookay…altri nomi?
N: Neon Indian, devo assolutamente consigliartelo, procurati quanta più roba possibile di Neon Indian…per quanto riguarda la roba italiana, basta una ricerca su google, lì trovi tutto…cerchi “chillwave samples”, o “italo samples”…trovi tutti…
U: love, my man, grazie mille…